mercoledì 29 settembre 2010

Auguri Ale !






Buon compleanno amore! Sono come sempre felicissimo in questo giorno anche se mantengo la mia imperturbabile espressione abbaiante ;o)


Il tempo passa, ogni anno che passa noi "anziani" diventiamo più saggi mentre i giovani diventano adulti. Non so quando c'è lo scollinamento, capisco che la fase adolescenziale è un grosso scoglio e quando ci sono passato io non me ne rendevo conto. Faccio molta più fatica adesso in versione papà, indubbiamente.
Sicuramente fanno fatica anche i nostri ragazzi, che più passa il tempo e meno ci capiscono, meno ci sopportano. Oggi è il compleanno della mia stellina e probabilmente riusciremo a non litigare per qualsiasi cavolata :o)

E' innanzitutto un giorno in cui ci si deve ricordare di "ringraziare".

Ringraziare il Grande Capo per averci dato questa gioia, ringraziare mia moglie per aver accettato di condividere questo tratto di vita con me, ringraziare Ale per tutte le cose belle che ha portato nella mia vita, ringraziare Samu che nonostante tutto non riesce a stare senza di lei, ringraziare i nonni che l'hanno cresciuta quando era piccola.

qui ci sono i ricordi che avevo scritto gli scorsi anni :

2009

2008

dove si può leggere degli attimi della nascita e di altre avventure.

Arriva il tempo in cui siamo e saremo meno complici, meno incollati. Tu che richiedi la tua indipendenza e io che faccio fatica a lasciarti andare, che guardo da lontano se tutto va bene: è la vita, stiamo crescendo, lo sto facendo anch'io e non solo perchè come dici tu sono "vecchio".

Auguri amore!





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martedì 28 settembre 2010

terza settimana: OraRhosport



Partecipiamo al nostro primo torneo, quello degli oratori di Rho. Risultato notevole date le previsioni.


Ci troviamo nella terza settimana di lavoro, la prima con orari normali, e a conclusione di questa, partecipiamo al torneo tra gli oratori di Rho nella categoria Propaganda (U13).

Allenamento di mercoledì 22 settembre
Arrivo tardi perchè un impiccio in ufficio mi blocca. Le mie aiutanti hanno già iniziato gli allenamenti. Io devo ricordarmi assolutamente un paio di cose:

1) è il mio Onomastico (S. Maurizio) ma ovviamente non lo sa nessuno perchè mi chiamano tutti Manu. Io lo so e mi sono ripromesso di festeggiare con le ragazze.

2) è il 18° compleanno di Alice mia aiuto-allenatrice. Almeno farle gli auguri!


Ovviamente dimentico entrambe le cose perchè preso dal mio ritardo. Alice mi dice anche che deve andare via prima perchè deve studiare ma non mi viene proprio in mente che compie gli anni. Anche lei è una CUCU' perchè le ragazze sarebbero state contente di festeggiare. Allenamento intenso come sempre, verso la fine proviamo e riproviamo a stare in campo in 6, spostandoci verso rete con la palla di là e indietro prima che l'avversario attacchi.

In complesso buon allenamento.


Allenamento di venerdì 24 settembre
Siamo alla vigilia del torneo e per di più in serata c'è la inaugurazione a Lucernate con la sfilata di tutte le squadre. Piove!
Sono chiaramente in ritardo perchè prendendo l'acquazzone con lo scooter devo andare più piano. Ho preparato un allenamento monco, di solo 1h30' perchè almeno chi vuole venire alla sfilata ha il tempo di fare la doccia. Quando arrivo Sharon ha già fatto fare il riscaldamento. Perdiamo un sacco di tempo invece a vedere alcuni movimenti senza palla, a gestire il palleggio di controllo e il 2vs2. Il mio programma è già di corsa e decido di andare a braccio e dedicare del tempo al servizio (battuta) visto che il giorno dopo ci sono 2 partite. Finiamo in campo ma alle 19:30 nessuna vuole andare a fare la doccia perchè tanto piove e i genitori non le mandano alla sfilata all'aperto. Approfittiamo per giocare ancora sul campo. Mentre provo a turno le ragazze, vedo che qualcuno è ancora troppo indietro e ferma la palla prima di passarla. Altre sono ancora piccole e giustamente fanno fatica a tirare in alto. Altre fanno fatica a muovere i piedi.

Tra me e me faccio un'analisi sui ragazzi di oggi: che motricità imbarazzante! Ai miei tempi a questa età (11/12 anni) passavamo tutto il tempo possibile, estate, inverno isole comprese a giocare in cortile, a correre, saltare, fare le case sugli alberi, le corse in bicicletta, il pallone, nascondino, castellone. Tutti giochi in cui eri costretto a muoverti. Adesso giocano alla Play o vedono Il mondo di Patty in TV e non sanno nemmeno correre in avanti; figuriamoci indietro o in laterale.

Serve un sacco di tempo per imparare a muoversi e non lo avevo previsto.

Arriva la fine dell'allenamento e devo convocare le ragazze per le partite di sabato. Potrei convocarle tutte, la formula del torneo da me studiata era un TUTTIcontroTUTTI in 3 sets per volta ma è stata bocciata. Si giocheranno due semifinali a sorteggio (Giosport, Gioissa,Amazzoni, S.Paolo) e la finale per il 3°/4° posto. Io prevedo che perderemo tutte le partite perchè in amichevole con S.Paolo e Amazzoni abbiamo già perso e la Gioissa mi dicono che è più forte. Però contando quelle presenti e quelle che non ci saranno ne convoco 13 e lascio in posizione di standby (del tipo vediamo domani) Giorgia. Non avverto particolari problemi e ci salutiamo. Sugli spalti una sorpresa: una nuova possibile iscritta che vedremo da mercoledì: siamo in 20 !!!
Io corro in auto, indosso la tuta e senza mangiare vado a Lucernate dove la pioggia è anche aumentata. Alla sfilata mancano esattamente TUTTE le squadre del nostro oratorio, ci siamo solo io, Pietro, Cesare, Alberto , Luisella e Paolino. Solo dirigenti e allenatori, nemmeno tutti. Delle altre squadre invece ci sono buone rappresentanze. La cerimonia è abbastanza caotica ma interessante. Si inizia ufficialmente il torneo.

Torneo di sabato 25: semifinali
Alle 14:15 c'è il ritrovo per i sorteggi; arrivo di corsa e mi dicono già che una squadra può giocare solo la prima partita (S.Paolo) e un'altra solo la seconda (Gioissa) il sorteggio va a farsi benedire e si risolve in un bimbumbam tra me e Chiara della Amazzoni. Vinco il sorteggio e scelgo di giocare con quelle forti della Gioissa che non abbiamo ancora provato. La prima semifinale è molto combattuta nonostante S.Paolo schieri 2 ragazzi (maschi) e una ragazza del '97 (3° media). Vincono i primi 2 set sempre ai vantaggi , poi le Amazzoni fanno giocare tutte mentre S.Paolo ha pochi cambi e tutti di qualità, diventa un massacro. Intanto le nostre sono fuori all'aperto a giocare in cerchio, hanno anche fatto un giro del comprensorio scuola,chiesa,palestra. Riesco a chiacchierare con qualche genitore, non vedo Giorgia, non c'è nemmeno Miriam.

Tocca a noi, facciamo un riscaldamento tranquillo, a qualcuno devo ricordare le basi del palleggio ma poi servirà, Serena viene colpita mentre si schiaccia arete e sis storta un dito. Ilaria G., capitana, vince il sorteggio, battiamo noi. Non avendo le maglie di gara faccio mettere sul referto le iniziali dei nomi e per tutto il primo set continuo a chiamare Miriam la Aurora!
Il primo set è sorprendente, quasi emozionante: ci troviamo 10-1 avanti con la Gioissa giocando benissimo, facendo bene i movimenti a rete e schiacciando. DA NON CREDERE! Alice mi dice che l'allenatore adesso farà giocare le migliori.

Non succede ma qualcosa non va lo stesso. Non so da che momento, ci disuniamo, cominciamo a fare colpi ad effetto cercando la spettacolarità, non ci muoviamo più e finiamo per perdere il set ai vantaggi.

Avrei voglia di arrabbiarmi ma non si può non sottovalutare che abbiamo lottato alla pari, spesso anche meglio, mentre loro buttavano solo di qua la palla. Il 2° set è anche meglio del primo e lo vinciamo. Nel 3° set entrano le brave della Gioissa, perdiamo lottando ma non ho mai avuto la sensazione di giocarla alla pari. Richiamo all'ordine e all'attenzione, facciamo solo quello he abbiamo imparato, se sbagliamo ma non lo abbiamo allenato chi se ne frega. Set combattutissimo, faccio giocare anche le riserve e con un impeto di orgoglio riusciamo a vincerlo. Tutte felicissime.
Adesso si pone un problema, manca l'ultimo set e alcune non hanno ancora giocato, avevo previsto di metterle in campo ma volgio provare a sentire cosa pensano di questo momento le ragazze.

Le chiamo e dico "Abbiamo 2 possibilità: far giocare tutte le ragazze e nel caso perdessimo abbiamo ancora 5 set della finale 3°/4° posto OPPURE mettiamo le più in forma e proviamo a vincere la partita per andare in finale doani a Lucernate"

A parte qualche timido tentativo furbo di Martina di farmi dire per primo cosa avevo in mente io, succede che all'unanimità, enza discussione, tutte urlano che vogliono vincere la partita. Ribadisco che qualcuna non avrà spazio ma proprio queste sono le più accanite: va bene, proviamo a vincerlo.

E così succede! Tra recuperi impossibili, belle azioni, belle schiacciate andiamo a vincere la semifinale!

Emozionantissimo, una impresa storica dato il momento, data la nostra preparazione attuale e il valore delle avversarie. Mi hanno scombussolato la giornata di domenica visto che avevo previsto un'altra soluzione. Tutti felicissimi, i genitori di più , i nonni ancora di più. "Vincere con la Gioissa non è una cosa normale" mi dicono. Io non lascerei mai nemmeno un set alal Gioissa ma se penso agli ultimi anni è quello che è sempre successo con la mia squadra U16. Mi stupisco quasi della felicità di tutti ma con piacere raccolgo complimenti ed entusiasmo.

Qualcuno infelice per non aver giocato ci sarà sicuramente, me lo aspetto ma non possiamo accontentare tutti: siamo in 20!

Torneo di domenica: finale
Prima della finale del torneo c'è da segnalare la SS Messa in Oratorio all'aperto con la presentazione delle squadre della Giosport e il pranzo comunitario.
Il ritrovo è fissato invece per le 14:45 , si parte per Lucernate. Quando arriviamo e riusciamo a parcheggiare (giocano tutte le finali di volley, basket e calcio nello stesso Oratorio) ci accorgiamo che non tutte hanno capito di portare la maglia di gara con i numeri delo scorso anno. Poco male, ci arrangiamo con le magliette rosse dell'Orarhosport.
Iniziamo il riscaldamento, Serena è stata tutta la mattina in prontosoccorso per il dito stortato, niente di rotto ma non può giocare. Sta per iniziare la partita quando arriva Ilariona (da oggi Nanut) che sta male, piange e non può purtroppo giocare. A fatica la convinco a restare almeno in panchina a vedere la finale. A scaldarsi anche Aisha e Giorgia . Vinciamo il sorteggio ma sbagliamo la prima azione. VA in battuta per S.Paolo un odei 2 maschietti e ci prende a pallate. Finiamo 10-1 in pochi minuti senza possibilità di giocare. Alicina sconfortata vorrebbe uscire, per tutte è una impresa titanica, Giulia è anche alle prime uscite e si evidenziano i suoi limiti ma per tutte lo stato confusionale è evidente, compresa Aurora. Perdiamo 17-5 senza storia.
Sta per iniziare i l2° set e io propongo un obbiettivo che stabilisce la nostra vittoria nel torneo: se facciamo più di 7 punti è come se avessimo vinto noi. Elena mi dice che dobbiamo farne più di 8 non di 7. Insiste e io accetto. La partita è più combattuta, non hanno in campo i maschietti. Punto dopo punto e con belle azioni, arriviamo al punto fatidico e lo superiamo andando in vantaggio 9-8. Le ragazze festeggiano anche se tutto il pubblico non sa il perchè ! Che bello ! bene continuiamo così.
Negli avversari rientrano i maschietti ma siamo cariche e riusciamo ad arrivare a perderlo 17-12 un risultato eccellente.

Nel 3° inutile ma obbligatorio set facciamo giocare tutte le nostre. Loro hanno ancora in campo i maschietti, il punteggio sarà un massacro con qualcuna impaurita oltre misura che non cheide di entrare. La nota più divertente di questo set è però Nanut che era moribonda ma si presenta davanti a me e dice "posso giocare anch'io?" io le dico "Ma stavi malissimo, mal di pancia, dolori forti, non posso farti stare peggio" e lei "Ma io sono guarita!"

Ma brava Nanut !!! :o)

Così mi piacciono, anche se avremo momenti in cui si buttano giù, non si sentono all'altezza, pensano di fare schifo e di essere inutili: dovremo lavorare.

Ho il tempo di gustarmi anche al partita di calcio di Samu e dei suoi compagni che perdono solo ai rigori contro la squadra più forte di Rho tra gli oratori: il S.Paolo

Arriva la premiazione, faccio in modo che siano Sharon, Ilaria e le ragazze a ritirare il premio. Lo speaker va in confusione! Chiama come 4° classificata la Giosport e nessuna delle mie si muove. Stupore, "dove siete finite?" io e altr ici sbracciamo per dire che non siamo arrivate 4° ma 2°. Dal palco capiscono 3° :D :D :D

Poi qualcuno prende in mano un foglio e dice 2° classificata Giosport e possiamo salire a ritirare la nostra prima coppa Propaganda. Le ragzze scendono corrono da me e mi fanno vedere una coppa con scritto U14 :o) si vede che non è giornata per lo speaker :o) le ragazze attendono la premiazione della categoria U14 e poi vanno a scambiarsi le coppe. Coppa che è la prima (non sarà l'ultima) e che la capitana si porta a casa come premio; poi girerà tra le compagne che la vogliono tenere.

Conclusione di questa settimana e del torneo ultrapositiva, abbiamo imparato a gestire delle partite difficili, a prendere delle decisioni e a perdere nettamente restando felici per un ottimo e insperato risultato di 2° posto.

Il problema più grande adesso è farsi prendere dalal fretta e dalal ricerca dei risultati. Domenica prossima avremo un altro torneo alla Grancia di Lainate. Invece dobbiamo essere lucidi e rimetterci a lavorare perchè come mi ha detto il mio amico Paolo alla fine della partita :"Manu qui mi sa che hai da lavorare parecchio"

Lo so e da mercoledì ricominciamo, sorridenti e motivate!

ciao, Manu





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lunedì 20 settembre 2010

seconda settimana: sorpreso!






Allenamenti regolari e prima amichevole casalinga con le Amazzoni, sconfitte ma sono rimasto impressionato.



Dopo la settimana di ritiro, abbiamo cominciato a prendere il ritmo normale, con i nostri spazi palestra che saranno :

Mercoledì 17:30-19:30
Venerdì 18:00-20:00

Allenamento di mercoledì
All'allenamento di mercoledì sono rimasto solo 1h perchè dovevo accompagnare Samu al teatro degli arcimboldi per una serata di musica classica. Si è presentato un signore con un foglio dicendo che una ragazza nuova provava per 15 giorni, ragazza di colore e con nome incomprensibile: siamo a quota 17!
Nel poco tempo che ho dedicato agli allenamenti, abbiamo tirato abbastanza insistendo su palleggio e attacco. Avevo in mente di introdurre anche il passo della schiacciata con molta pazienza; mi sono invece reso conto che le ragazze volano! Dopo soli 15' di esercizi sintetici, abbiamo messo insieme il tutto ed è uscito un prototipo molto simile al passo delal schiacciata. Sono rimasto addirittura emozionato! Nel corso della mia esperienza pallavolistica ci sono stati interi allenamenti dedicati a questa cosa e gente che per mesi non è riuscita a tirar fuori qualcosa di decente. Mercoledì almeno 7 delle ragazze erano in grado di eseguire correttamente (mani e gambe) il movimento. Chiaramente se si aggiunge un pallone da colpire diventa complicato ma è un ottimo inizio.

Da allenatore non so se stiamo sfruttando l'effetto trainante delal nuova stagione, se sono i nuovi esercizi che ho studiato o se sono loro che sono proprio brave; in quest'ultimo caso impareremo in fretta altre cose.

Quando sono uscito dalla palestra ero ovviamente e come sempre di corsa e in ritardo ma ero contento.

Allenamento di venerdì
Al successivo allenamento mi sono presentato con una grandissima voglia di rivederle, come se avessi lasciato in sospeso qualcosa. Mi sono trovato a sorpresa altre 3 ragazze nuove: e siamo a 20!!! speriamo ci si fermi altrimenti devo fare 2 campionati :o)

Allenamento intensissimo, parte atletica e introduzione del salto a muro: tecnicamente una catastrofe ma cominciamo a introdurlo.
Una volta capito cos'è a cosa serve e come ci si muove vicino alla rete, ho potuto introdurre il concetto di "evitiamo" la fuga, che sembra molto inculcata nella loro mente vista la prima amichevole con S.Paolo.

Già dal gioco 2vs2 con palleggio obbligatorio è stato parecchio difficile vincere il tentativo di allontanarsi da rete. Sfruttando un po' di esempi e un po' di nuovi esercizi ci siamo avvicinati al concetto.
Siamo passati poi al bagher con l'utilizzo di palline da tennis appoggiate alle orecchie e da non far cadere. Una situazione comica e anche abbastanza complicata ma serviva per dare l'idea. Cominciamo anche a vedere il bagher.

A questo punto ci siamo rinfrescati la memoria sul passo della schiacciata, pensando che mercoledì fosse stato un caso e invece il numero di ragazze che riesce in questa esecuzione aumenta: sorprendente!

Gli ultimi 20' invece di dedicarli al gioco 3vs3 o 4vs4 li abbiamo passati a vedere come stare in campo in vista della amichevole di sabato. Il concetto nuovo era "restare attaccati alla rete" quando la palla è nell'altro campo. Un concetto probabilmente assurdo per loro e infatti abbiamo faticato tantissimo, anche fermando la palla ad ogni passaggio. E' evidente che ci vorrà un sacco di tempo e ci sono abitudini da sgretolare per ricostruire. Solo 20' per capire e nel frattempo urlare a chi si dimenticava di prendere posizione. Una battaglia difficilissima conclusa per fortuna allo scadere del tempo. Non ce l'avrei fatta a proseguire per altri minuti. Sono arrivato a casa stremato e fradicio, figuriamoci loro! Comunque un ottimo e intenso allenamento, mi sa che dobbiamo rallentare.

Amichevole con Amazzoni
Sabato pomeriggio, dopo una giornata passata in casa con Livio (grandissimo) a smantellare e rifare l'impianto delle antenne TV era in programma una amichevole. Averla decisa così all'ìmprovviso e con qualche ragazza malata o assente ci ha costretto a schierare solo 7 ragazze. Pioveva a catinelle e solo arrivare dal parcheggio alla palestra ero tutto inzuppato. Riscaldamento veloce a base di salti a muro, caricamento schiacciata e palleggi di controllo (praticamente un allenamento in più). Unica richiesta prima dell'inizio: provare quello visto in allenamento cioè no nscappare da rete e fare 3 passaggi. Tutto il resto è fuori controllo (servizi, bagher, schiacciate) e quindi non mi lamenterò. Vedo che ho già il mio bel da fare a ricordare le posizioni in campo e sul 1-1 devo spendere un time-out. Dagli spalti non capiranno ovviamente perchè ma io ho visto che non facciamo quello che serve. Il punteggio non mi interessa. Il mio impegno maggiore sta nel gridare continuamente a chi si dimentica di andare a rete e poi si dimentica di tornare indietro e poi avanti e via così. Penso che non posso durare 3 sets ma magicamente qualcosa comincia a prendere corpo. Si vedono prototipi di azione con 3 passaggi, palle alte da buttare di là con comodo, gente che va verso la rete. Sono quasi sorpreso. Il 1° set va avanti così e giocando in questo modo facciamo anche dei punti. Ogni tanto qualcuna si dimentica di schiodare le mani già pronte per il bagher e io mi arrabbio. Ogni tanto qualcuna butta la palla come se fosse da sola in campo e io mi arrabbio. Poi davvero si accende una luce, si comincia a vedere il movimento, Aurora prende addirittura coraggio e schiaccia. Vinciamo il 1° set con le Amazzoni!

Io non sono interessato al punteggio ma non mi fa schifo vincere, la cosa più importante è che mi sono emozionato a vedere che ci provano a stare a rete, a tornare, a passarsi la palla e a schiacciare. Incredibile.

Nei sets successivi andiamo sempre migliorando, perdiamo quasi sempre ai vantaggi e l'ultimo lo vinciamo noi 23-21 dopo un sacco di vantaggi, colpi di scena e recuprei prodigiosi. Ci sono molte cose da rivedere ma le ragazze, stremate, hanno messo un tassello. I genitori mi sono sembrati entusiasti del gioco, io sono estasiato da quello che ho visto. Diciamo che queste 7 hanno avuto la fortuna di poter provare e riprovare i movimenti e spero li possano ricordare.

Ho finito la partita stanchissimo, mi pare che abbiamo perso 3-2 anche questa volta ma tutti i sets ai vantaggi. Ci sono state tante battute sbagliate ma non le abbiamo mai provate perciò non mi interessa. Anche le più piccole (Martina e Alice) riescono ad alzare alto. Serena ha fatto bene la parte di capitano e Aurora è stata la più impressionante, trascinandosi dietro le altre nella euforia. Da mercoledì si torna a lavorare sfruttando questo entusiasmo.

Ultimo commento dopo sole 2 settimane di lavoro : SORPRENDENTE!





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mercoledì 15 settembre 2010

Buon Compleanno amore!








Seeei per sette quaraaaaantadueee .... , SMACK.



In questa vita di corsa, piena di impegni, piena di confusione, senza di te non sopravviverei. Averti vicino da un senso alle mie giornate, mi tiene allegro e mi mantiene giovane: buon compleanno!














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domenica 12 settembre 2010

Il primo ritiro: cronaca






Considerazioni sulla prima settimana e sugli effetti indotti dalla mia presenza per la nuova avventura con le ragazze del Propaganda. Ritrovo, preparazione, la tecnica, gli allenamenti, le partite, il gruppo.





La prima settimana si è conclusa, era stata tanto attesa ed è già tempo di stilare un bilancio, di vedere cosa è successo, quali conseguenze ha portato e cosa si prospetta per il futuro.

Parto dal consuntivo più immediato e dagli effetti che ha avuto sulla mia persona: sono piacevolmente sfinito.

Nei periodi immediatamente precedenti l'inizio delle attività, ho avuto una serie di scambi di email con Simona, Alberto, Sergio, Massimo e altre persone legate alla Polisportiva Giosport o alla Pallavolo Rho; tutte con fattore comune "costruire" una squadra partendo dalle basi. Così abbiamo avuto l'elenco delle ragazze PRE-iscritte, cioè quelle che a fine stagione scorsa hanno detto "io ci sarò". A questo elenco si sono progressivamente aggiunte ragazze fino a che la domenica prima dell'inizio non ho personalmente avvicinato un paio di mamme dopo la Messa per chiedere che sport praticassero le figlie e se avessero desiderio di provare una nuova sfida. I miei contatti erano orientati principalmente a ragazze del '98, coetanee di Samu e compagne di catechismo e sacramenti (Cresima il maggio scorso), nonchè maggior gruppo rispetto alle '99 o 2000. Andavo di persona e vedevo un sorpreso interesse, del tipo "perchè no ?" Alcune delle mamme contattate hanno poi declinato l'invito per la partecipazione delle figlie ad altri sport ma senza chiudere la prospettiva futura.

lunedì 6/9 - Ritrovo e 1° allenamento

Ci siamo così ritrovati in 15 al primo allenamento di lunedì 6 settembre, alcune senza aver mai visto una palla, alcune ferme da anni, altre da meno tempo.
La prima impressione vedendole in maggior parte con la maglietta azzurra da allenamento, è stata di un gruppo che si ritrova. Abbiamo speso qualche minuto per darci delle regole di comportamento, cose minime sugli orari, sul rispetto, sull'impegno; il tutto senza disdegnare il sorriso e il piacere di "giocare" perchè questo rimane un gioco. Una delle regole date era che quando io dico "Qui!" da qualsiasi posizione di campo ci si trovi, tutte devono accorrere in brevissimo tempo, perchè sto per dire qualcosa di utile a tutte. Tra me e me immaginavo che il 90% delle cose dette fosse uscito dalle orecchie senza lasciare traccia perchè la preoccupazione di una nuova stagione con nuovo allenatore, nuovi metodi e in parte nuove compagne, spazza via tutto il resto. Le ho fatte correre un po' solo per dar loro il tempo di chiacchierare e commentare e per vedere che materiale atletico abbiamo a disposizione, invece correvano in fila indiana zitte, velocissime, quasi dovessero stupirmi. Poi abbiamo spiegato qualche andatura tipica della pallavolo (passi accostati, incrocio, corsa avanti, passo spinta) e le abbiamo fatte provare direttamente facendone capire il senso e il perchè le useremo. Si sono dimostrate cucciolotte quando per spostarsi da un lato all'altro del campo, alla mia richiesta "il più veloce che potete", provavano a farlo goffamente con il passo accostato. Ho pensato che imbeccandone una avrebbero capito tutte e così ho preso da parte Giulia, nuova e quindi al di sopra da possibili invidie nel vecchio gruppo, le ho spiegato come "fregare" tutte e la dimostrazione ha dato il suo effetto. Per stemperare ho suggerito di evitare di litigare con lei perchè ha fatto Kung-fu e la prima risata di gruppo ha riportato un po' di rilassamento. Vicino a noi c'era una ragazza che guardava con aria interessata, avvicinandola le ho chiesto se voleva provare ma questa impaurita diceva che era lì per caso.

Avanti quindi con la spiegazione del Tip-Tap, eseguito sparse per il campo dell'Oratorio. Intorno a noi gli sguardi delle bambine più piccole, dei genitori, dei curiosi, di chi invece passava di lì e si chiedeva cosa stesse succedendo. In quel preciso momento avevo visto un gesto mal eseguito e volevo spiegarlo a tutte. Ho battuto le mani una sola volta e ho detto "Qui!" In meno di 3" ero circondato ! Ho avuto un primo shock, non me l'aspettavo, l'avevo data come regola 20' prima e già me ne ero dimenticato e queste non solo se ne ricordavano ma lo eseguivano come non ho mai visto fare a nessuna delle mie ex squadre. Non potendo far vedere che ero colpito, ho detto "4 secondi ! potete fare meglio la prossima volta" ma tra me e me avevo dentro una risata infinita e un momento di piacere intenso come quando prepari un sugo, lo assaggi e pensi che starà benissimo sulla pasta. In quel momento ho pensato che potremo costruire, bastasse solo accorrere saremmo a posto :o)

Il primo allenamento si riassume in tante cose programmate, anche i discorsi, anche le fasi di gioco e poco tempo per rispettare il tutto. La gente intorno a noi aumentava, sentivo gli sguardi dei genitori, incuriositi, speravo non preoccupati, vedevo le ragazze coinvolte. Le ho fatte giocare senza dare regole e ho visto che ci sarà molto da lavorare. Mi ha risvegliato una mamma che chiamava la figlia perchè era tardi. Giusto il tempo dei saluti e l'appuntamento al giorno dopo in palestra perchè il tempo presupponeva pioggia. Ultimo ricordo di questa prima giornata erano le facce felici: delle ragazze, delle mie aiutanti, dei genitori, dei responsabili Giosport. Il giorno seguente ho cercato di sondare per capire le prime impressioni e mi sembravano positive. Bene.

martedì 7/9 - 2° allenamento, impatto con la palestra.

il martedì, come previsto, pioveva e ci ha permesso di provare per la prima volta a usare lo spazio in palestra. Raduno in cerchio per verificare eventuali dolori del giorno precedente e poi via a corsetta e ripasso di andature tip-tap. Ero preoccupato che quelle nuove avessero già mollato e invece potevo contare anche sulla presenza di quella ragazza che il giorno prima "era lì per caso" :o)

Il gruppo cresce.

Primi lavori con la palla e spiegazioni di palleggio e bagher, prime sensazioni su quello che dovrà essere ma prime conferme che essendoci molto lavoro da fare e poco tempo, non potremo fare miracoli. L'altra cosa che mi spossava era il dover essere attento a tutte e 16, per correggere i difetti e migliorare la tecnica. Una sensazione che avevo dimenticato, ben abituato alla mia ex bellissima squadra. Il richiamo "Qui!" funzionava come il giorno prima e ancora mi impressionava: 4" per arrivare da qualsiasi zona della palestra! Ogni tanto lo provavo, anche a sproposito, per dare sempre davo qualche spiegazione comune ma soprattutto per sorridere dentro :o) Alla fine un allenatore dedica molte energie e tempo e quando si sente circondato da ragazze che ti ascoltano viene ripagato di tutto.

Della parte genitori parleremo più avanti.

Un'altra cosa che mi ha lasciato sorpreso è stato che mi sono dimenticato di farle bere e quando Serena me lo ha chiesto quasi sottovoce, ho notato le loro magliette azzurre ormai blu scure dal sudore. Queste ragazze non erano abituate a lavorare così tanto? E per me questo non è tanto, servirà che riveda un po' le mie previsioni ma intanto raccolgo che l'attenzione non cala.

Allenamento che diventa 1h e 30' rispetto a quanto previsto e constatazione che anche stavolta ho dovuto tralasciare alcune cose.


mercoledì 8/9 - 3° allenamento, quello da 2h

E' mercoledì e usiamo il nostro reale spazio palestra, previsione di 2h di allenamento. Ho preparato anche una parte in cui vediamo la schiacciata e soprattutto ho trovato una squadra per fare una amichevole il giovedì.
Le ragazze nuove continuano a venire, tranne Giulia Kung-fu che non vedo e Giulia (piccola) che ha deciso di non venire più perchè troppo piccola rispetto alle altre. Inizio come sempre con le solite cose ma mi accorgo che vengono eseguite sempre meglio e in minor tempo: è il momento dei complimenti. Sto passando ad altro quando arriva dagli spalti di corsa una ragazza che non riconosco; è Giulia Kung-fu arrivata fresca dal parrucchiere, temo per i suoi capelli, le dico che noi avevamo già fatto 100 giri di campo come riscaldamento e questa parte a correre: "Fermaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa, ma secondo te facciamo 100 giri di corsa?" Risate generali ma dentro di me penso che stiamo creando dei mostri! e provo un IMMENSO piacere.

Il palleggio diventa difficile da eseguire e si deve scomporre fino a tornare alle basi minime, diventa anche noioso ma nessuna smette. Anche stavolta dimentico di farle bere! Eppure è segnato nel mio programma, così come altre cose che invece vengono sostituite da riesecuzioni di gesti base. Ho il tempo per far didattica di gruppo nel 2vs2 insegnando a muoversi senza palla, ad avere un senso nel palleggio e le vittime della mia spiegazione mi supportano come se stessero sostenendo un esame. E' il momento di insegnare a schiacciare, così si distraggono un po'. I miei metodi sono diversi dal solito e metterli in pratica è pesante come attenzione per loro ma devastante per me. Fra qualche settimana le mie aiutanti saranno autonome, avranno chiaro cosa mi piace vedere e potrò dedicarmi ad altro con meno stress.

La solita partitella finale 3vs3 mette in risalto la voglia di giocare ma anche i grandissimi limiti di molte, soprattutto delle nuove. Domani partita, concludo con un saluto mentre sul campo ci sostituiscono le mie ex-ragazze: che emozione.

LA serata prosegue con la riunione dei genitori della mia ex U16; cosa ci azzecca con noi ? La presenza di Cesare, responsabile della pallavolo che presentando il nuovo allenatore (Gino) ringrazia me per i risultati ottenuti con loro e per aver preso le ragazze del propaganda. Cesare è pieno di complimenti per i miei 10 anni passati, per il 3° posto NAZIONALE U16 ottenuto, per il gruppo costruito e perchè, secondo la società, il "miglior allenatore" che abbiamo si prenderà cura delle piccole, per costruire ancora qualcosa di bello. Mi sono "emozionato" !

Altra cosa che dice Cesare è che il primo effetto della mia presenza ha portato all'iscrizione di 18 ragazze (abbiamo quasi raddoppiato) e tante altre più piccole in standby per una nuova squadra di minivolley. Quello che nel titolo provo a descrivere come "Effetto Manu": una sensazione BELLISSIMA! Subito dopo ricevo anche i ringraziamenti e i complimenti da Gino, Marcello e Beppe e torno a casa felice per questa cosa inaspettata.

giovedì 9/9 - la prima partita

abbiamo disputato una partita amichevole contro il S. Paolo, squadra che nello scorso campionato primaverile ha fatto molto bene, vincendo il suo girone e proseguendo nel tabellone provinciale. Squadra che annovera dei '97 e addirittura 2 maschi. Perchè questa partita contro una U14 ? Infatti non rientra nei miei soliti schemi ma pensavo che avrebbe piovuto, non avevamo la possibilità di usare la nostra palestra e le ragazze erano stanche; volevo perciò lasciarle divertire senza dare regole, schemi o richieste. Unica richiesta usare al meglio gli insegnamenti ricevuti nei primi 3 giorni di questo mini-ritiro.
Ci siamo presentati in 13, con maglietta bianca e abbastanza agitazione. Di là dalla rete si vedeva che erano più grandi, ben fisicate e abituate a giocare. I maschi a questo livello fanno da soli la differenza, non posso non essere triste per loro che non hanno un futuro ... nel femminile.
Il nostro riscaldamento era morbido con corsetta verso rete, il loro riscaldamento era di scatti (esercizio suicidio) e salti. Quando abbiamo preso la palla noi trattenevamo e ci muovevamo poco, loro ci hanno chiesto se potevamo schiacciare a rete: "schiacciare??? Sì, va bene"
Le nostre erano in difficoltà e di là ci schiacciavano addosso :o) Ricordo che lo scorso anno, con la U16 giocavamo anche la 3° div U21 Fipav e in un riscaldamento prepartita l'allenatore avversario aveva mandato l'arbitro a chiederci di non schiacciare addosso alla loro fila. Ragazze di 20 anni !!! Se anche mi fosse venuto in mente di chiederlo al S. Paolo ero preso a ridere per questo ricordo.
Più passava il tempo e più le nostre erano agitate, ho preso in disparte Martina e poi Giulia per spiegare meglio il palleggio trattenuto e in pochi istanti lo hanno utilizzato in campo. La partita si è svolta senza arbitro, del tipo chi batte dice "Paaaaallaaaaaaaaaaaaaaa". La linea di fondo campo è vicina al muro e non si riesce nemmeno a battere da sotto. L'avversario è forte. Non ho dato indicazioni, ero preparato a prendere appunti ma dopo pochi minuti ho dovuto correggere errori eclatanti di posizionamento. La nostra squadra tende ad essere inchiodata al terreno e per di più lontana da rete e da dove si svolge il gioco. La mia richiesta di provare il Tip-Tap, il palleggio alto e a muoversi sono naufragate nel panico da partita, nel terrore delle schiacciate avversarie (ne hanno fatte solo 3 in 5 set !!!) In alcuni casi ho dovuto gridare per farmi capire e perchè si ripetevano errori che avevo chiesto di non fare (scappare lontano da rete, buttare tipo ping-pong). Alcune erano confuse con uno sguardo assente, altre prese da trans agonistica tradotta in bagher buttati alla disperata. Battute come mozzarelle sgonfie e approccio di fuga totale dalla palla. In questo marasma ho avuto il piacere di vedere Martina e Giulia usare il palleggio trattenuto alto, come spiegato nel riscaldamento. Ho deciso che era un buon punto di partenza e cercando sia di far girare tutte le ragazze che di favorire il gioco con i 3 passaggi ho preso anche provvedimenti drastici come togliere qualcuna che spesso giocava per conto proprio. Il mio foglio per gli appunti è rimasto intonso tranne le formazioni da mettere in campo e l'unico schema "dopo che abbiamo buttato la palla nel loro campo, avanziamo tutte verso la rete" , ovviamente disatteso per 5 sets. Con mio sommo stupore abbiamo anche vinto il 3° e il 5° set, lottandoli ai vantaggi. Qualche volta è partita una schiacciata da parte di Chiara ma senza tecnica, giusto un macigno verso la parete di fondo campo. Di questo prendiamo per buono l'istinto a cercare soluzioni offensive, ci sarà utile.

Cosa rimane di buono oltre a questo istinto? Una ottima prestazione di quelle nuove, una voglia di fare da parte di tutte, l'idea di un buon palleggio alto da parte di qualcuna, il sorriso. Il capitano della nostra prima partita è stata Aurora.

Da correggere rimangono un sacco di cose, forse troppe ma meglio non farsi condizionare in modo negativo; rimane una assente mobilità di squadra e una pessima mobilità individuale. La mancanza totale di gioco, la mancanza di idea di cosa è giusto fare. Al momento la pallavolo sembra essere una esecuzione di schemi prefissati e una occupazione del suolo prefissata; invece è uno sport di situazione dove ogni volta succede qualcosa di diverso da quello che ho preparato perciò bisogna saper leggere, capire e muoversi.

Alla fine della partita ero sfinito come aver giocato le finali nazionali con le mie U16. Sfinito dal vedere errori e cercare inutilmente di risolverli, sfinito dal gridare e preoccupato di aver spaventato le ragazze. Ai genitori che venivano per salutare predicavo di avere pazienza e scusare se ho gridato troppo, di contro ho ricevuto sorrisi, commenti soddisfatti, speranza. Da qui partiamo anche se non sarà facile e non vinceremo niente per un po' di tempo; il mio primo obbiettivo in campo sarà quello di farle muovere e costruire gioco, non di vincere buttando di là la palla. Speravo di non dover dedicare tempo per la tattica ma si rende necessario.

Se dopo ogni partita esco così stanco, abbandono !

venerdì 10/9 - 4° allenamento - 2h

primi minuti spesi a parlare della partita amichevole del giorno prima, sarà un classico di tutti gli allenamenti post-partita .Analisi degli errori, soprattutto di squadra, di mentalità e poi analisi dei punti forti, delle cose positive da cui partire per migliorarsi. Le ragazze sono attente ma come spesso credo che siano preoccupate di essere nella lista nera, quella degli errori. Cominciamo a dire che non esiste e non ci sarà mai una lista nera e che quando per una ragazza si evidenziano difetti od errori, è una bella cosa perchè si ha la possibilità di correggerli. Prossimamente chiederò a qualche genitore di filmarmi le partite dall'alto, in modo da vedere i movimenti e tenere memoria delle evoluzioni.
L'allenamento è strutturato per ripassare le basi del palleggio e finalmente arrivare al bagher, con un finale sulla schiacciata. Come sempre invece ci dilunghiamo sul palleggio, sugli aspetti legati alla mobilità, al tempo di partenza , alla corsa, al Tip-Tap e finiamo per dover lasciare qualcosa per strada. Purtroppo e lo dico da tecnico, lascio il bagher in virtù di una più divertente sessione sull'attacco. Sfrutto la loro voglia di schiacciare per mettere qualche base sul movimento del braccio e del gomito. Come sempre le ragazze sono fradice dopo 1h, segno che non si tira indietro nessuno e che l'intensità c'è. Chiudiamo con un 4vs4 in cui abbiamo aggiunto il centro dietro. Si richiede movimento, precisione e palleggio fisso: alcune sono già entrate in sintonia, altre fanno più fatica ma per tutte c'è un segnale positivo. Abbiamo una nuova possibile compagna e a fine allenamento un quesito: ma Giorgia è mancina si o no ? La domanda nasce dallo stupore di sua mamma che si avvicina e mi dice "perchè Giorgia schiaccia con la sinistra?" io: "perchè mi ha detto che è mancina" la mamma : " e da quando è mancina ?" a questa età le ragazze sono ancora spettacolari :o)

sabato 11/9 - riposo

Dopo 5 giorni abbastanza tirati arriva il primo riposo; riposo fisico e mentale dato che nemmeno ci vediamo. Sicuramente quello che ne ha più bisogno sono io che non sono abituato a tenere la concentrazione e l'attenzione su così tante ragazze e per così tanto tempo. Infatti tra un compito delle vacanze arretrato e i mestieri, passo molto tempo a dormire. Per fortuna che alle 18 torna in campo l'Inter!

Chiudo la serata con Stefano, Sara e i loro meravigliosi 4 figli e la inaspettata e
gradita debacle della seconda squadra di Milano, quella dei mercenari e dell'album delle figurine. Anzi, c'è tempo per vedere uno spettacolare incontro di tennis tra Federer e Djokovic in semifinale agli US Open.

domenica 12/9 - allo stadio per Italia - Germania

Ci ritroviamo anche se non per un allenamento. Abbiamo avuto la fortuna di avere i biglietti per assistere alla amichevole tra Italia e Germania in preparazione ai mondiali maschili di volley che si disputeranno proprio a Milano. Andiamo con altre squadre della Giosport e della Pallavolo Rho. In tutto siamo un centinaio di persone. Non tutte le ragazze hanno potuto venire ma quasi. L'evento non è dei miei preferiti perchè la pallavolo maschile è troppo fisica e c'è poco tempo per imparare qualcosa. Nonostante ciò mi piace il clima, la partecipazione. Devo insistere un attimo per tenere raggruppate le ragazze e staccarsi dalle gonne delle mamme, la presenza di Sharon e Alice favorisce il raggrupparsi. Sarà sempre più così, spero.

Ho occasione per tastare il polso ai genitori e scoprire se le ragazze reggono bene i miei metodi di allenamento: il riscontro è positivo. Giusto prima di entrare, dopo aver radunato tutte le ragazze in un unico posto, eseguo un test a sorpresa: chiamo Giorgia , le consegno un oggetto (leggero) e le dico di lanciarlo il più lontano possibile, aldilà della folla di persone. Ovviamente Giorgia è perplessa e non lo vuole fare, pensa se colpisce un genitore! Ovviamente le altre sono interessate a cosa farà Giorgia, io insisto "lancialo più lontano che puoi" allora Giorgia sebbene titubante, prende l'oggetto e con la mano destra inizia a caricare il braccio per lanciare. La fermo! Le tolgo di mano l'oggetto e dico: "hai capito bene Giorgia? devi tirarlo più lontano che puoi, non devi colpire nessuno". Sempre più titubante ma decisa a non fare danni, riprende l'oggetto e sempre con la mano destra si prepara a un lancio. Tutte le altre incuriosite, intorno la guardano. La rifermo nuovamente e stavolta, a conclusione del test a sorpresa, ecco la mia giustificazione: "Da domani ti è vietato tentare di schiacciare con la mano sinistra!" Spiegazione ulteriore per i non addetti, se per lanciare lontano, dove serve forza e velocità, si usa una mano e un braccio, quanto più per schiacciare servirà lo stesso movimento (lancio di un sasso) quindi viene spero definitivamente risolto il quiz su Giorgia mancina o meno.

Entriamo al Forum di Assago e assistiamo al riscaldamento delle squadre; c'è partecipazione all'ingresso dell'Italia. Io conosco sia i giocatori che gli allenatori che i commentatori sportivi (Zorzi, Galli) ma ovviamente non è una cosa che posso condividere con le nostre ragazze perchè sono troppo piccole per ricordare la generazione di Fenomeni guidata da Velasco. Trovo complicità in Samu che mi ascolta ma avendo la stessa età delle ragazze non può conoscere. Interessanti i metodi di riscaldamento, lontanissimi da quello che adotteremo noi almeno per i prossimi 2/3 anni. Stupore alle prime schiacciate che sono molto rumorose e spettacolari. Inno nazionale in piedi e cantato (ma lo insegnano ancora a scuola ?) Partita interessante e molto partecipata, le nostre ogni tanto intonano un coretto. Capisco che le regole nono sono note a tutte e per fortuna ogni tanto qualcuna mi chiede come mai l'arbitro ha fischiato, mi serve per sentirmi partecipe con loro. La partita finisce 3-1 per l'Italia e ci si saluta, io scendo come spesso mi piace fare, nel parterre per vedere da vicino giocatori e allenatori. Le ragazze della mia ex-squadra sono a caccia di autografi e di fotografie. Io più defilato mi metto ad ascoltare i discorsi tecnici di Lozano e Galli, sulla partita. Mi piacerebbe stare un giorno con queste persone e assisterli nel loro lavoro per capire come e quanto siano lontani da noi, ricordo che un giorno in vacanza, rimasi tutto un pomeriggio a vedere l'allenamento di Velasco con la nazionale femminile, una cosa affascinante. Si impara di più dagli allenamenti che dalle partite.

Ritorno a casa segnato da un imprevisto: Sharon e Alice erano rimaste senza auto. Complicità nella disorganizzazione? scarsa comunicazione? superficialità? Nel parcheggio incrocio per l'ennesima volta Claudio Galli (ex-centrale della nazionale di Velasco e commentatore televisivo) e passo qualche minuto a parlare dei prossimi mondiali e delle possibilità dell'Italia. Insieme concordiamo che la favorita sarà il Brasile. E' sempre un piacere vedere che in questo sport puoi affiancare e parlare con personaggi famosi e illustri senza che si comportino come i calciatori.

Ci stringiamo sull'auto di Max e come ai vecchi tempi torniamo verso casa.

Si chiude questa prima settimana di ritiro della squadra Propaganda, tra allenamenti, nuovi metodi, fatica , amichevoli e partita allo stadio. Una settimana insieme per conoscersi, per capire cosa ci aspetta e per iniziare a pianificare il futuro.

Io scriverò dal mio blog, delle nostre avventure e proverò anche a parlare di tecnica e di gestione degli allenamenti. Questa settimana cominciamo con i nostri orari normali perciò allenamenti mercoledì e venerdì.

In conclusione sono molto soddisfatto di questa prima settimana e di questa nuova esperienza, sono in rodaggio anch'io e ho bisogno di tempo per prendere un ritmo efficace ma ho delle ottime senzazioni e secondo me siamo partiti con il piede giusto.

Abbiate pazienza, ci divertiremo!

Manu






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lunedì 6 settembre 2010

Ricominciamo






Inizia una nuova stagione di pallavolo e io sono di nuovo in palestra partendo dalla categoria Propaganda: Emozionante.



Siamo arrivati a settembre, periodo in cui ricomincia tutto: lavoro, scuola, oratorio e attività varie tra cui la pallavolo. Avevo concluso la stagione scorsa lasciando a Gino la conduzione della mia mitica squadra con cui abbiamo vinto tanto, davvero tanto. Per fortuna rimane uno striscione tricolore in palestra a ricordare che non è stato un sogno ma qualcosa di vero. Rimangono foto, video (quando riuscirò a farne un montaggio dalle ore di girato da Max) e sensazioni nel cuore.

Era il tempo giusto per concludere e così penso sia stato il tempo giusto per ricominciare da capo con una nuova avventura, una nuova sfida. Ho dato la mia disponibilità alla società e dopo qualche ammiccamento (che mi sarebbe piaciuto) alla squadra che ci seguiva e che quest'anno farà la U16, mi hanno proposto e poi convinto che la soluzione migliore sarebbe stata ricominciare dalle piccole. Ho avuto bisogno di qualche giorno per capire se avrei potuto farcela, se sarei stato capace di ripartire dalle basi, se avrei avuto le stesse fortune e gli stessi successi. Poi ho maturato la decisione piano piano, appassionandomi a queste nuove ragazze che hanno l'età di Samuele. Già durante la Cresima le vedevo e pensavo che sarebbe stato bello allenarle. Un giorno mi hanno chiamato dalle scuole Bonecchi per arbitrare , e poi in realtà organizzare, il torneo di pallavolo di fine anno e una di queste squadre vedeva coinvolte le nostre ragazzine. Ho arbitrato e metabolizzato che qualcosa di buono c'era, il campo sembrava pronto per seminare. L'ultimo scossone e di conseguenza la spinta per la decisione finale è venuta dalla ASD Pallavolo Rho che mi ha convocato un pomeriggio per farmi una proposta: partire dal settore giovanile con la possibilità di far parte di un progetto in cui la nostra squadra sarebbe stata presa come esempio per gli altri settori giovanili delle società del nostro circondario. Io responsabile di una cosa che gli altri potrebbero venire a vedere come esempio! mi veniva da ridere :o)

Direi una proposta emozionante!

Ci ho pensato una notte perchè io non mi sento portato per convocare la gente e dire "venite a vedere come ci alleniamo, come diventiamo la squadra più forte del mondo!" non saprei dirlo ma prima di tutto non sarei all'altezza per essere un esempio. Abbiamo vinto tanto con la mia ex-squadra ? vero ma non possiamo dimenticare di aver avuto tantissima fortuna. Dalle qualità naturali delle giocatrici ai sorteggi ai ripescaggi alla società che ci ha sempre appoggiato. Ecco la società cosa ne pensava di questa cosa ? Ho parlato con Alberto (che rimane il mio primo estimatore), Cesare e infine Pietro e da tutti ho capito che la società era orgogliosa di poter essere parte di un qualche progetto per mezzo di tecnici e atlete nostre.

Ho avuto paura.

e se poi fallisco ? e se poi è troppo pesante ? quanto devo studiare per essere all'altezza ? io sono un volgarissimo "Allievo allenatore" con tanta passione; come potrei fare da esempio ad altre società che magari hanno allenatori pluridecorati, patentati e di decennale esperienza ? Con queste domande sono tornato da Massimo, oggi responsabile dell'area tecnica della Pallavolo Rho ma per me e per tutti istruttore Nazionale Fipav, (quello che tiene i corsi e gli esami per diventare allenatori), selezionatore provinciale delle migliori ragazze ed espertissimo allenatore di pallavolo. La sua risposta è stata perfetta: "non sei tu che devi mostrarti in giro, tu alleni il tuo gruppo e lo fai come noi ci immaginiamo e cioè al meglio possibile, noi contiamo su di te (grazie) e all'interno del nostro Consorzio (società affiliate e collegate alla Pallavolo Rho) saremo noi che manderemo gli allenatori a vedere come 'noi' alleniamo dal settore giovanile in su".

Quel 'noi' mi faceva sentire parte di un progetto di gente capace, come avrei potuto dire di no? Inoltre mi dava la rassicurazione di poter contare su di lui per qualsiasi necessità, dubbio o consiglio. Praticamente come dire "hai a disposizione direttamente per te l'istruttore FIPAV"

Le carte erano in tavola! Nello stesso periodo, inaspettatamente e anche immeritatamente, mi sono arrivate proposte da altre società, alcune per allenare squadre grandi altre per settori giovanili, proposte "remunerate". Pazzesco! Alleno da anni, sempre in Oratorio e non ho mai preso una lira e ad un tratto mi passavano davanti offerte con retribuzione mensile, offerte anche da società importanti.

Credo di aver preso la decisione migliore, restare in Oratorio, alla Giosport e ripartire con questo progetto.

E' iniziato un periodo di studio, di progettazione, sempre in allineamento con Massimo. Ho preso e visto libri, video, appunti. Ho pianificato e infine è arrivato il momento di partire. Oggi 6 settembre 2010 cominciamo la nuova stagione.

Sul campetto dell'Oratorio si sono presentate le ragazze che avevano disputato il torneo Propaganda lo scorso anno più 5 nuove ragazze, alcune coinvolte a Messa domenica mattina, altre tornate dopo varie esperienze, alcune nuove. Mi ero preparato il discorso ma come sempre alla fine ero emozionato e sono andato a braccio.

Qualche punto iniziale, qualche considerazione e qualche regola che dobbiamo mettere per diventare una squadra. Con me Sharon e Alice, aiuto allenatrici. Qualche risata per stemperare, subito una corsetta per vedere come siamo messe fisicamente e poi si parte con le andature, gli arresti e la coordinazione.

Avevo un piano dettagliato, con la durata di ogni esercizio e che prossimamente renderò pubblico ma è stato impossibile rispettarlo; era importante spendere più tempo per mettere le basi per un buon lavoro. Quindi lavori a secco, senza palla, noiosissimi spostamenti e noiosissimi concetti ma nonostante ciò, ho sempre visto occhi attenti e ragazze pronte a sperimentare.

La mia considerazione del primo allenamento ? OTTIMA !

Abbiamo genitori che sembrano partecipare, dirigenti attente e premurose, aiuto allenatrici pronte. Abbiamo soprattutto ragazze motivate, (vediamo se oggi tornano!) atleticamente portate, alte, sorridenti, attente. Gli ingredienti ottimali per divertirsi e fare bene. Come direbbe il miglior allenatore di calcio del mondo (adesso allena a Madrid): "La miglior squadra possibile e che mai avrei sognato di allenare è questa!"

Buona stagione di pallavolo a tutti!

Manu







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